mercoledì 29 maggio 2013

DELFINI DI PARMA

 
In principio fu Delfino e come tale entrò in scena: da conquistatore per meriti acquisiti da eredità dinastica della Grandeur. Noblesse oblige: E vive l’Empereur (Elvio Ubaldi). Il quale, a fine mandato caldeggiava la nomina del  suo delfino Pietro Vignali a discapito di Maria Teresa Guarnieri la quale alzava i tacchi mandandogli la fatwa come una sorte di Matilde di Canossa: “Ti aspetto inginocchiato”. E’ ancora lì che aspetta.

Il Delfino invece cavalcava la scena e non si fa per dire: prima al Teatro Regio facendo gli onori del foyer  a telegiornaliste delle Tv generaliste di una certa esperienza nei Tg Talk show come Anna La Rosa Cesara Buonamici e Daniela Vergara prestandosi a foto ricordo.
Ma il colpo di teatro lo presentava alla prima di Poggy and Bess facendosi affiancare da due show girl imperiali come Denny Mendez ed Elena Santarelli, la classica strategia della bionda e la mora adottata da Pippo Baudo come mossa vincente.
E da lì fu tutto un crescendo. Da Delfino a Sindaco attrici e show girl della Tv si susseguirono nel foyer del Regio per dare lustro e visibilità al Tempio della Lirica della città di Parma già famoso di suo in tutto il mondo.

Ma tant’è, perché Manuela Arcuri, Sara Tommasi e Rossella Brescia le altre star bersagliate dai flash accanto al Sindaco conferivano quel tocco in più di glamour e mondanità rispolverando l’opera lirica.
La quale da musica per pochi eletti suscitava la curiosità e l’interesse delle Tv generaliste che dedicavano ampi spazi agli eventi Festival Verdi e Stagione lirica diffondendo le opere al grande pubblico nazionale, dapprima presentando romanze nei programmi di canzoni per grandi e piccini (v. i Tre tenorili ora in tourné in tutto il mondo) e poi le opere in toto fra Teatri e location naturali dell’Italia.
La pubblicità è l’anima del commercio ed in questo Pietro Vignali è stato grande perché anche Parma entrava in scena in tutte le emittenti vezzeggiata e seguita con interesse e stima contribuendo a consolidare quella fama di Parma l’elegante, Parma la mondana, Parma città di Belle Donne. E scusate se è poco. Qualcuno andava oltre perché si dichiarava perdutamente cotto. Suvvia non esageriamo perché non tutto è oro quello che luccica.

Infatti la girandola di belle soubrettine ha cominciato a voltare contro emergendo in una serie di scandaletti locali che andavano dai costi dei soggiorni e presenze al Regio (Manuela Arcuri), a quelli di uno strappo con le auto blu (Rossella Brescia)per arrivare sul red carpet  del Regio, una delle quali (Sara Tommasi) partita dai festini di Casa Arcore suscitando un polverone mediatico nazionale.
Come se non bastasse, la carica delle belle rivoltose si estendeva in Tutta Italia grazie alle chiacchiere di una ragazza Francesca Macrì la quale rivelava festini a luci rosse con tanto di compenso (a partire dai 500 euri) da parte del Sindaco Vignali, associandolo  al nome di Silvio Berlusconi come Escort della sua squadra.
Tutto finito in una bolla di sapone ma tanto è bastato a Parma per perdere lo smalto e farsi poi travolgere dalla sfortuna, presentatasi puntuale là dove le disgrazie non arrivano mai da sole, colpendo la Giunta per “malgoverno” con l’arresto di varie personalità al vertice.
Così, a voltar  le spalle al Sindaco, anche la sua pupilla Cristina Sassi accusata a suo tempo di aver sostenuto la candidatura dell’amico Pietro facendo svenare i volontari dell’Aido per raccogliere fondi.
Insomma una fedelissima che nel momento più cruciale ha preferito lasciare la poltrona del suo assessorato, subito pronta per accogliere qualcun'altra/o. Altrettanto fedelissima/o si spera ma in politica non c’è mai nulla di certo.








Vignali comunque poteva contare ancora sulle donne: il suo fascino non era immutato perché con la maturità e l’esperienza acquisita si era fatto ancora più marcato. A sostenerlo è stata ancora un’opera, ma questa volta cinematografica essendo allestita con lo sbarco nelle sale di Baciato dalla Fortuna. Un film sostenuto caldamente dal sindaco Vignali, che aveva presentato la produttrice Rita Rusic al Teatro Regio, per essere girato a Parma. per rispondere alle aspettative di riportare Parma alla ribalta con le sue location: l’esito era una prova del nove sia per la città che per il Sindaco Vignali perchè, grazie al comico Vincenzo Salemme, avrebbe dovuto restituire, in modo accattivante, quella credibilità perduta nel viale cittadino cosparso di rose e tante spine che nessuno ha mai avuto il piacere di annusare.
Battute a parte il Sindaco Vignali poteva comunque contare su una grossa fetta di elettorato: quella fatta dalla schiera di signore agé, casalinghe, insegnanti, pensionate e pie donne le quali guardandolo ogni volta (e non ne perdevano una) che appariva in pubblico o in Tv dove si infervorava parlando con veemenza ed entusiasmo della sua Parma, stravedendo per lui: “Ma le’ proprio un brav ragass…Le’ bel bon ben…”
Ed erano tante. Industriali, Ubaldi, santi in paradiso…? Naaaa! A votarlo sono state proprio loro…
E per tutte le indignados a pentole battenti sotto i portici del grano…oh yes!
Infatti il Vignalino, grazie a questo esercito di pentolame, è stato scalciato di scena con l'arrivo del delfino di Beppe Grillo  Federico Pizzarotti.
Anche lui un gran bel ragass...Bel bonben...Com' dison a Perma.

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