venerdì 3 maggio 2013

QUANTUM OF SOLACE


Daniel Craig è diventato famoso soprattutto per l’interpretazione di OO7 Quantum of Solace di Mark Forster.
Un inseguimento in macchina, corse ansimanti, salite sui tetti, salti acrobatici, pugni, calci e infine…lo sparo.Il morto è a terra.
“Capolinea!”.E Bond, James Bond, ha colpito ancora. Con licenza di uccidere.

L’ultimo Bond è veramente violento. E Daniel Craig è molto convincente, più di tutti gli altri oo7 che lo hanno preceduto. Tranne Sean Connery, ovviamente, che resta l’originale più amato.
Ma pure Craig non scherza. “E’il più grande baciatore dello schermo” dice di lui Angelina Jolie, mentre Nicole Kidman si è sperticata in lodi quando giravano insieme Invasion e la Bussola d’Oro.


Nudo è molto fisicato. E maschio, perché la grinta ha quella punta di freddezza in più che solo due occhi di ghiaccio possono trasmettere come forza bruta di animale feroce.
Duro, inflessibile, violento ma elegante come la penna di Jan Fleming che lo ha creato è perfettamente a suo agio sia in smoking che fra le lenzuola, dove si muove con l’esperienza di un amante esperto a cui le donne non sanno resistere.

La Bond girl di turno è la  modella Olga Kurylenko che si distingue fra le tante per la bellezza acqua e sapone, esaltata dalla semplicità del look, acceso da una originalissima collana, e accessoriato ai piedi con le infradito, finalmente eliminando il micidiale tacco 12.
La storia Quantum Of Solace è complicata sviluppata fra Italia, Austria e Bolivia, per sconfiggere la solita organizzazione criminale (con a capo un affascinante malefico francese Mathieu Almaric) che vuole mettere in ginocchio il mondo impossessandosi dell’acqua.



Il Capo M. è Judi Dench la cui autorevolezza mascolina la avvolge nel ruolo di Grande Madre Terrificante padrona di vita e morte che vuole influenzare con il suo potere. “Solo un bastardo non vendica la morte di una persona cara”incalza perentoria.
A cui Bond risponde con cinismo ancora più tagliente: “Ai morti non interessa più” non esitando a buttare in un cassonetto delle immondizie l’amico fidato (Giancarlo Giannini) che gli hanno ucciso, non prima di averlo alleggerito dei soldi dal suo portafoglio.

Un Bond spietato alla decima potenza, evidentemente per stare al passo con i tempi che stiamo vivendo, in cui eroi e cattivi si confondono tra loro. Spara!: finalmente siamo al Capolinea, lo dice Bond, e c’è da credergli. Lui non sbaglia un colpo.






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