domenica 19 maggio 2013

RIVELAZIONI E CURIOSITA' IN UN SETTEMBRE ITALIANO


Tra i tanti ospiti che hanno animato l'evento Settembre Italiano svoltosi a Parma alcuni anni fa (2009 se non erro) trasmesso anche nelle Tv locali, ho seguito con interesse, oltre a quelli di cui ho già parlato, Alain Elkann.e Maria Latella.
Il primo, intervistato da Camillo Langone per Tv Parma, è stato una rivelazione, pur conoscendolo perchè seguivo le striscie  su La7, quando intervistava Indro Montanelli.
Poi l'ho perso di vista sbirciando solo alcune sue apparizioni sui settimanali di gossip quando veniva fotografato insieme a Giusy Greco, di cui si raccontava che l'avesse catturato con un bacio profondo e appassionato in discoteca (o a una cena, non ricordo bene) che aveva provocato una scossa elettrica da farli innamorare con bruciante passione consumata nel matrimonio fino alla recente separazione.
Ma a parte questa parentesi rosa non ho mai dato molta importanza alla sua attività di giornalista e scrittore pensando fosse solo un semplice hobby di una persona molto ricca e importante. E me ne dispiace. Sì perchè ascoltandolo sul palco, ho scoperto una persona semplice, di grande sensibilità e umanità. Ha parlato a lungo di cultura in generale, delle sue eperienze in giro per il mondo, dei problemi dell'Italia, della differenza fra scrittore e giornalista, dell'Avvocato Agnelli di cui ha ricordato il grande valore che molti sembrano aver dimenticato. Una persona posata, dotata di buon senso e di estrema eleganza che ha esternato con tono pacato, confidenziale da salotto in un'atmosfera quasi familiare.
Quando Langone gli ha chiesto chi avrebbe vinto il Campiello, lui ha risposto tranquillo..."ma non so...Margaret Mazzantini...penso..." Infatti ha vinto.
A dimostrare quanto sia introdotto nell'ambiente intellettuale conoscendo i meccanismi, e le dinamiche di quel sapere in anticipo chi vince una gara avendo amici degli amici che te li raccomandano.
Un tipo per nulla snob e nemmeno astratto dimostrando invece una forte preferenza verso la normalità il quotidiano, la vita tranquilla di provincia dove c'è il passeggio, i negozi, le librerie da consultare discutendo con gli amici, piuttosto che lo straordinario. Che comunque è molto relativo perchè lui considera normale alzarsi per esempio una mattina e partire con gli amici (Vittorio Sgarbi in testa) per andare a vedere una mostra a Vienna con il Taxi.


Vabbè, bisogna avere il tempo...Chi lavora non si può permettere di improvvisare, diciamolo. E qui si capisce la portata della persona privilegiata di classe superiore, anche se non lo vuol far pesare. Però è simpatico. Io comunque non lo reggerei perchè mi piace avere tutto sotto controllo e programmato. Niente sregolatezze. La normalità, appunto. E produttività.
L'altra ospite è Maria Latella, direttrice di Anna. molto rigorosa in tailleur nero, camicia a righe, capello meshato e occhialino per leggere, intervistata dal direttore di Teleducato Pietro Ferraguti.
Una persona di polso, determinata e dinamica con le idee chiare che ha parlato ovviamente del libro scritto recentemente con un aggiornamento di questi giorni, Tendenza Veronica.
Però io mi sono fatta una domanda: se fossi la signora Veronica avrei piacere che si discuta dei fatti miei? No.

Comunque, anche se la signora Latella è una giornalista molto attenta e corretta,che ha scritto un libro col consenso e l'aiuto della stessa signora Berlusconi, parlare quasi una serata intera dei fatti privati di Veronica Berlusconi non mi sembrava di massimo interesse. Non giornalisticamente parlando perchè uno, è ovvio, fa il suo mestiere e questo libro è stato uno scoop.Però un conto è il giornalismo un altro è scrivere un libro intero su un divorzio anche se sofferto.
In Piazza la Latella in un passaggio ha detto: "Veronica mi ha telefonato se ero libera perchè voleva pranzare con me. Io l'ho invitata a casa mia e lei mi ha detto che si voleva separare. Io non ci ho creduto fino al momento della famosa lettera..." ecc. ecc.
Non penso che siano cose interessanti da ascoltare in una pubblica piazza. Il libro è un'altra cosa perchè c'è raccoglimento. Vabbè che la signora Berlusconi è un personaggio pubblico, vabbè che è stata lei ad iniziare, però trovo eccessivo soffermarsi su questi particolari confidati in un pranzo "casereccio" (per rimarcare quanto fosse privato) facendo un'analisi particolareggiata con gli spettatori, invitati pure a far domande per poi sentenziare se ha agito bene oppure no. Una signora anziana ha detto che alla Veronica, la Latella avrebbe dovuto mettere il bavaglio. Ma come si è permessa!
Non è sotto processo la signora Veronica. E solo in fase di separazione o riflessione, quindi in un momento delicato.
"E' certamente stato un grande amore" ha affermato sicura la Latella. Sì, ma così si rischia di farlo diventare un incubo per gli interessati che devono risolvere una situazione già di per sè intricata.
Ma questa è solo una mia opinione. Visto che la piazza era gremita fino alla fine (io ho lasciato prima) evidentemente l'argomento ha incuriosito parecchio. Infatti poi i talk show delle casalinghe del pomeriggio tv si sono moltiplicati come una sorta di miracolo italiano di promessa Berlusconiana con le conduttrici e star Tv superpagate, mentre il pubblico da casa applaude dimentidando la crisi e problemi del quotidiano con i quali oggi si ritrova a fare i conti. Berlusconi in primis perchè la signora Veroica gli ha fatto una fattura niente male.

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