sabato 11 maggio 2013

TUTTO CANNES E COSTA AZZURRA



     CHARLENE, LA PRINCIPESSA TRISTE.
A presenziare la giuria del Festival di Cannes ci saranno la madrina Audrey Tatou e Nicole Kidman entrambe testimonial di Chanel. E’ curioso notare come Nicole Kidman sia stata bandita dal catalogo della Maison dopo che era uscito il biopic su Grace Kelly nel quale la Kidman è risultata protagonista sgraditissima al Principato di Monaco per non aver studiato abbastanza da Principessa stante la sua performance di Paper Boy, presentata proprio l’anno scorso a Cannes tra l’imbarazzo generale, nel quale apre le gambe davanti a un detenuto per far espandere tutto il suo profumo di fff… Che non era certo firmato Chanel.
Su questo punto la Principessa Carolina testimonial regale di Chanel non transige, e con lei tutti i fratelli compatti, tanto meno sul fatto che mamma Grace sia stata tradotta come faccendiera di Casinò e Navi da Armatori perché la Kidman nel film si erge a protagonista degli affari di Ranieri con Onassis e la Callas, fregandoli come soci  diventati ingombranti e sgraditi a Montecarlo per i patti leonini con i quali il ricco greco li teneva legati. Ma a parte il profumo Chanel che Nicole Kidman ha girato dopo il successo di Moulin Rouge, resta grande la curiosità intorno al principato di Monaco. Sì perché tutto il mondo guarda Charlene Wittstock che scompare e ricompare a sorpresa sempre più triste a fianco del Principe Alberto.


All’incoronazione dei Reali di Olanda infatti Alberto era solo facendo insorgere non pochi sospetti: i più ottimisti pensando a una gravidanza, mentre i pessimisti erano certi di una fuga da Palazzo destinazione sud-Africa. Insomma Charlene aveva fatto le valigie per tornare a casa. Ci aveva già provato alla Vigilia delle Nozze ma era stata bloccata all’aeroporto e costretta a tornare a Palazzo per la cerimonia dove era stata immortalata piangente con l’abito da sposa.
Sperando che non fosse un’altra Diana tutti hanno ammirato la coppia Alberto e Charlene in varie manifestazioni, di beneficienza in primis, nei quali brillavano per eleganza e glamour in attesa dell’erede ufficiale (perché Alberto ha già riconosciuti due figli, uno di colore e una ragazzina americana figlia di una cameriera) che invece tarda a venire. Due anni per un erede al trono sono tanti considerata anche la non più giovanissima età di Alberto. Il quale ha aspettato tanto per le nozze che forse vorrà pensarci altrettanto per l’erede. Forse. Ma intanto lui si è presentato ancora solo, con a fianco la sorella Caroline, per un altro evento a Monaco facendo scatenare il gossip, subito zittito con l’apparizione a sorpresa di Charlene.

La quale sembra ormai assurta a tutti gli effetti al ruolo di Principessa triste così come era stata Diana tutta beneficienza fra lacrime e sospiri. 
In realtà Charlene è un’ atleta olimpionica di spalle larghe e fisico da sballo arrivata alla favola tra alti e bassi liti, valige e fughe, con Alberto a rincorrerla su e giù da Monaco al sud-Africa per averla al suo fianco. Non è possibile che lui non l’ami perché lei è bellissima, come del resto lo era la mamma, principessa Grace. Ecco, forse questo è il problema. Anche Charlene non ha studiato da Principessa. Proprio come la Kidman e come Lady D. Le quali si sa  hanno preferito essere rispettivamente, l’una diva e l’altra donna. A chi non piacerebbero? Ad Alberto no.
                                  LE STAR CHE HANNO STUDIATO DA GRACE KELLY

Delitto Perfetto con Gwyneth Paltrow è un remake ben fatto perchè ha una sua identità pur avendo trovato ispirazione in quello di Alfred Hitchcock non solo perchè in chiave più moderna nella storia ma anche perchè è stato dato spazio a tutti i personaggi di gran carattere con professionisti di alto livello, Michael Douglas in primis e poi Viggo Mortensen e Gwyneth Paltrow, risultando un'opera elegante e raffinata, di gruppo, di squadra.
 A differenza del film di Hitchcock dove tutto girava intorno a Grace Kelly star assoluta del film. Gwyneth era comunque all'altezza avendo studiato da Grace Kelly per molto tempo fino all'uscita del film Amore a Prima Svista che ha rappresentato un momento di rottura con il bon ton alla Grace Kelly.
Giustamente perchè Grace si nasce e non lo nacquero nemmeno le sue due figlie Caroline e Stephanie.L'eredità sembrava fosse tutta di Charlotte fino al momento della comparsa di Charlene Windstock che ce la sta mettendo tutta povera stella.
L’eredità di Grace è difficile esattamente come quella di Lady D, icone uniche ed inimitabili per classe ed eleganza delle quali si è già ampiamente parlato con docu vari e biografie autorizzate e non.
Di Grace Kelly mancava un film sulla sua vita forse perché Casa Grimaldi non ne aveva mai concesso i diritti (a differenza dei reali Inglesi per esempio che non intervengono mai, almeno ufficialmente, per censurare o smentire) per cui si è fatta anche una lista di star alle quali dare la precedenza. In cima c’è il nome di Charlize Theron perché probabilmente viene dal sud Africa come Charlene Windstock a rappresentare la forza della natura tradotta in bellezza algida che la principessa Grace perfettamente incarnava come un ghiaccio bollente. Così l’aveva definita Alfred Hitchcock il regista segretamente innamorato di lei da dedicarle ben tre film come La Finestra sul Cortile, Delitto Perfetto e Caccia al Ladro.
Fra le molte star che hanno studiato da Grace Kelly c’è anche Sharon Stone con scarso successo perché il suo charme col tempo si è trasformato in piglio manageriale da star tipicamente americana perdendo quel glamour raffinato che fa da filo conduttore nel principato di Monaco.


Charlize sembra quella più adatta per le physique du role avendo avuto il benestare virtuale dalla stessa Grace. Nello spot J’adore infatti, il secondo per l’attrice, Charlize fa una sfilata fra le star anni 50 dove Marylin rimane affascinata dal “boccetto” Dior mentre Grace si volta ammirata a seguire la falcata arrogante e sicura di sé di una imperiosa Charluize Theron. Quell’incedere non appartiene sicuramente a Grace ma deve aver fatto presa sugli autori ritenendola un’espressione esasperata di regalità fuori dal comune così come fanno gli stilisti con le loro modelle all’insegna dell’esagerato e fantastico. A sua volta Charlize, anche se non ha studiato da Grace Kelly, alla premiazione del Golden Globe Arward 2012  ce l’ha messa tutta per dare un’interpretazione di Grace Kelly sfilando sul red carpet in abito color ghiaccio con drappeggio su spacco laterale concedendosi quel pizzico di sensualità che Sua Altezza Reale  aveva tutta compressa ad effetto ghiaccio bollente. Il ruolo però è andato a Nicole Kidman.
                                  
                          MARION COTILLARD SANTA E PUTTANA

Quest’anno il Festival di Cannes apre
con una produzione mega Hollywoodiana, Il Grande Gatsby a consacrar l’attore Leonardo di Caprio osannato in tutte le salse senza che abbia mai rimediato un premio Oscar, soffiatogli dalle partner come Kate Winslet con la quale ha fatto coppia per ben due volte sullo schermo (Titanic e The Road) diventando nella realtà anche grandi amici.
 Non c’è competizione tra di loro perché evidentemente la sintonia che c’era in Titanic era autentica anche se forse durata lo spazio della lavorazione di un film. Poi Leonardo Di Caprio ha dato il meglio di sé lavorando praticamente da solo perché metteva in ombra le partner anche se bellissime per cui si presume che con questo Grande Gatsby farà tabula rasa su tutti gli altri interpreti Carey Mulligan compresa troppo checa, oh pardon En Education, e ingessata nel ruolo di una capricciosa e folle Zelda.

Leonardo Di Caprio è sempre bellissimo maturato anche come attore ma purtroppo non riesce a convincere perché molto attento a mettersi sempre su un piedistallo scegliendo grandi registi e grandi produzioni per vincere facile come si suol dire. Infatti brilla sulle copertine patinate mentre all’interno vengono dedicati interi servizi alle sue ex. Bellissime e molto canterine perché di lui raccontano di ogni, primo fra tutti che preferisca leggere copioni piuttosto che far l’amore. Di amore in peggio s’è così fatto la nomea di grande Gatsby nel senso vero e proprio della parola.
Così Gatsby di nome e di fatto, sfilerà sul red carpet di Cannes per dare inizio alla festa cinematografica in stile star system Hollywoodiano in un palese scambio di favori tra cinema d’autore francese e quello americano sperando di entrare nella rosa degli Oscar.



























Dopo The Artist infatti, l’anno scorso i francesi erano in lizza con Marion Cotillard per Un Sapore di Ruggine ed Ossa per cui anche quest’anno hanno puntato sulla loro star, già Premio Oscar per La Vie en Rose, con un film di attualità che ha sapore di cinema d’autore.
Infatti il tema è quello dell’immigrazione che comunque viene trattato in  America perché d’immigrazione in Francia si è già parlato abbondantemente col risultato di aver aperto il cuore al medio Oriente chiudendo le porte al martirio degli immigrati Europei negli States.
I quali sono numerosi e pieni di storie in tal senso a raccontare le infiltrazioni mafiose dei teppisti maschi e le umiliazioni delle donne senza alcun supporto alle spalle. La cui destinazione finale è sempre e solo quella del marciapiede. Per sopravvivere e per continuare ad andare avanti nel sogno americano che comunque lascia sempre la speranza per un riscatto vincente in tutti i campi ivi compreso quello amoroso all’insegna del mito di Pretty Woman con il Principe Azzurro che bussa alla porta della puttana graziosa.
 Infatti Marion Cotillard è una delle più belle star del cinema francese che come ogni suo mito la rimbalza dalle stelle alle stalle facendole interpretare donne maltrattate e messe in disparte anche se dotate di talento, quello amoroso in primis.
Insomma donne di grande potenziale che per farlo esplodere devono pagare, invece di essere pagate a peso d’oro. Così è la vita di una donna vista sotto l’ottica del maschio mediterraneo nel doppio ruolo di santa o puttana perché non ancora pronto ad accettarla nella sua complessità di donna indipendente e liberata sessualmente. Santa e puttana, appunto. Infatti Marion Cotillard sta imperversando con un video-clip molto discusso e perfino censurato da you tube nel quale si trasforma da puttana a santa con le  stimmate, in un’apoteosi di quella femmina redenta sotto la Croce di vangelica memoria chiamata Maddalena pentita.
In The Immigrant il sogno americano la traduce in versione rosa shocking,  prostituta suo malgrado che si redime trovando un principe azzurro yankee il quale la trasforma da miserabile immigrata polacca a woman graziosa. Molto Pretty. Insomma a concludere più che l’infelice Giulietta italiana della Dolce Vita di Nine, potè la Edith Piaf de La Vie en Rose a ribadire quanto Marion Cotillard sia un prodotto francese DOC facendola sfilare puntualmente a Cannes sul Red Carpet, perchè l’America le sta facendo ponti d’oro.





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