lunedì 18 marzo 2013

L’ITALIA DEI PAPI DAI BORGIA AI GIORNI NOSTRI


     L’ITALIA DEI PAPI DAI BORGIA AI GIORNI NOSTRI
Su la 7 va in onda i Borgia la domenica sera con un tempismo da colpo grosso perché in concomitanza con l’elezione del nuovo pontefice Papa Francesco il quale con il suo modo di proporsi umile e semplice ha già conquistato tutti come una sorta di ciliegina sulla torta.
La torta è quella fatta a Papa Ratzinger il quale ha lasciato ufficialmente inducendo molti a nutrir qualche sospetto di invito forzato a sospendere il papato.
Per il bene della Chiesa ha detto lui congedandosi e ritirandosi a Castel Gandolfo là dove si gode un panorama ben diverso da quello in Vaticano.
La residenza è quella vacanziera dei Papi con un grande parco e molte sorelle al servizio di Sua Santità il quale mantiene così uno stato di pensionato papale che non ha precedenti. I papi infatti sono tutti morti durante il loro mandato in modo naturale o per qualche forzatura.
La stessa che forse Papa Ratzinger avrà voluto evitare?
Bella domanda o i soliti sospetti? I soliti sospetti ai quali comunque i talk show Tv allestiti in questi ultimi tempi non hanno dato risposte ricaricando la mole di domande su cosa farà Papa Francesco con le accuse di pedofilia alla Chiesa non ritenendo sufficienti le pubbliche scuse di Papa Ratzinger.
Il quale è messo sotto accusa con un film che esce a breve anche questo in concomitanza con l’uscita di scena di Benedetto XVI.
Il film è Mea Maxima Culpa, Silenzio nella Casa di Dio nel quale si racconta sotto forma di docu-fiction le molestie sessuali perpetrate in un Istituto Americano su duecento bambini alcuni dei quali anche disabili che, diventati adulti, hanno trovato il coraggio di esternare il loro trauma con denunce shock i cui dossier sono tutti passati al tavolo del Papa. Il quale sapeva, secondo la denuncia del film, ma cercava di minimizzare per non dover fare un risarcimento miliardario e perdere quel potere economico dello Stato Vaticano del quale, come una sorte di pozzo di S.Patrizio nessuno ha mai visto il fondo.
Qualcuno ha cercato di decifrare alcuni scritti che come una sorte di rotoli del mar morto sono difficili da tradurre prestandosi a molte interpretazioni che nessuno sa veramente recitare. A differenza dei versi del Corano per esempio che sono quelli punto e basta, i Vangeli sono tanti così come gli scritti custoditi nei conventi e i tesori che la Chiesa ha accumulato nel corso dei secoli del suo apostolato.
Preso alla lettera dai Borgia con la quale la Chiesa ha raggiunto il culmine là dove si recita il Verbo fatto Carne perché con la nomina di Rodrigo Borgia a Papa Alessandro IV il Vaticano era diventato un carnaio dei sette peccati capitali consumati sotto l’imperativo della Lussuria in un orgia dei Borgia con la quale la Chiesa si è arricchita notevolmente.
Sì perché Papa Alessandro è stato abile nella politica di espansione conquistando tutto il Centro Italia le cui ricchezze tra razzie saccheggi alleanze parentali sono finite tutte nelle casse della Chiesa Vaticana.
E’ stato sicuramente l’ispiratore di quella linea protestante che ha poì attecchito dapprima in Inghilterra facendo una profonda spaccatura all’interno della Chiesa perché il messaggio è stato raccolto in pieno da Enrico VIII assurtosi a Capo della Chiesa Anglicana per dare sfogo alla sua lussuria, dalla quale tutta l’Europa si era dissociata, mentre in America il protestantesimo si era ramificato in tante sette nelle quali tuttora proliferano tanti predicatori carismatici, uno dei quali è stato proprio il Presidente Obama.
Il quale con gli effetti speciali dei film ci sta andando a nozze con la vittoria assegnata ad Argo e la diffusione sotto il suo mandato di tanti film sulla Chiesa e la pedofilia in primis le cui colpe sono ricadute su Papa Ratzinger.
Ora con la nomina di Papa Francesco un Latino-Americano sembra quasi che Obama abbia trovato un alleato per unire le due Americhe perché si sa che i Latinos sono la maggioranza del suo elettorato.
Una missione ambiziosa quella di Obama perchè unendo le due Americhe potrebbe anche mettere mano oltre che sull’Italia anche sul Vaticano.
Gli mancava. Papa Francesco, puro e semplice, riuscirà a capire e prendere le distanze da queste faccende di potere? Papa Ratzinger evidentemente l’aveva capito, ma era troppo ricattabile per il suo sapere per cui ha preferito lasciare. Un papa non sbaglia mai.
 Papa Francesco forse è ingenuo, forse no. Forse è solo un buon frate gesuita che deve tenere a bada un pozzo di San Patrizio nel quale tutti vorrebbero razziare. Ma quel pozzo è tornato ai Gesuiti. Non erano i Templari? Bella domanda. Esattamente come quella segretamente formulata in America su Obama in quanto, più che cristiano sia musulmano perché la cattura di Osama Bin Ladem e la Missione Argo sono solo delle fiction di copertura? Forse sono solo ipotesi sulle quali non è il caso di soffermarsi. Papa Francesco l’ha già detto ai giornalisti: “Avete lavorato eh?”
Adesso mettetevi a riposo. A lavorar ci pensa Papa Francesco. Se da umile vescovo è arrivato fino lì dovranno tutti farsene una ragione.
Il Papa non sbaglia mai. Un Presidente, sì. Io credo.

         

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