martedì 21 gennaio 2014

MICHELLE E’ UNA PANTERA NERA


                   Per una risatina in pubblico scambiata da una funzionaria bianca, il primo ministro Danese, con il Presidente Obama durante i funerali di Mandela a Pretoria
, Michelle se l’era presa a morte facendo palesare ai media un possibile divorzio.
Troppo grande lo scandalo per Obama che subito si è affrettato a farle gli auguri di compleanno tramite un biglietto twitter. Alla lettura di tutti.
Michelle è ancora la First Lady non deve aver paura di questo, almeno finchè dura il mandato. Poi si vedrà. Domani è un altro giorno tanto per citare Rossella alla quale Mamie soleva dire “Voi mangiare come un uggellino miss Rossella”
Embè c’è chi gli uccellini li mangia c’è chi li vede volare  mentre loro, gli uccellini, mangiano solo vermicelli.
Giochi di paroli che comunque vogliono sottolineare il ruolo delle nere nel cinema, a cominciare da Via col Vento fino alle premiazioni dalla Casa Bianca con la nomination in mano a Michelle passando l’Oscar a Ben Affleck per Argo.
Ignorato completamente Django, sulla condizione nera sotto padroni negrieri come Leonardo Di Caprio, si è preferito favorire la trama di un Blitz sotto forma di fiction interpretata da Servizi Americani con la regia di quelli Canadesi tratto da un copione della storia vera.
Correva l’anno in cui era appena stato destituito lo Scià scappato in Egitto e poi in America dove, con tutto il tesoro del Pavone sparso per i Paradisi fiscali, continuò a mantenere alla grande tutta la famiglia formata con Farah Diba.
L’Imperatrice in un' intervista Tv parlando dell’incontro con lo Scià prima di essere chiesta in moglie  rivelava che lui l'avesse invitata a fare un tuffo insieme in costume da bagno, in piscina.
“Per vedere come ero fatta è ovvio” ribadiva orgogliosa l’imperatrice facendo così sapere a tutti che se era piaciuta allo scià di Persia…Mica a un operaio qualsiasi.
Insomma dopo tanti anni in America l’anima araba dell’Imperatrice usciva allo scoperto come quello di una qualsiasi Sheerazade che voleva piacere al suo signore sperando di diventar la favorità perché anche come Imperatrice avrebbe dovuto mettere in conto le cortigiane.
Un calice amaro di puro fiele dal quale si beve volentieri in cambio del potere e della corona.
Come a dire bisogna far buon viso a cattivo gioco. Alle Regine tocca questa sorte.
Sempre meglio di quella capitata a Soraya comunque che nonostante fosse tanto amata dallo Scià che lei aveva sposato per amore perché entrambi erano giovani e sexy, poi è stata ripudiata per mancanza di prole. Destino crudele che comunque non ha portato fortuna né allo Scià né tanto meno alla seconda moglie Farah Diba diventata imperatrice perché in esilio, dopo il marito le è morta anche una figlia, a differenza di Soraya la quale, con la buonuscita del generoso Scià,  era diventata la regina del jet-set passando da una festa all’altra,da  un film a un compagno, tutta  ingioiellata e haute-couture anche se con un sorriso triste e un bicchiere di Martini sempre in mano. Con la delusione d’amore mista all’umiliazione davanti a tutto il mondo, pur reagendo positivamente, non era mai riuscita a risollevar il morale.
Tutto questo per tornare a Michelle e ribadire quanto lo sgarro del Presidente l’abbia colpita nel profondo avendole preferito una donna bianca. Lei, non va dimenticato, ha salutato il Presidente Obama, dopo il giuramento, come una pantera nera.
Poi vabbè insediandosi alla Casa bianca ha fatto l'oca giuliva finchè Obama ha trovato un'oca vera.
Per la prima volta l'hanno tutti visto ridere di gusto. Al funerale di Mandela, il vecchio Leone d'Africa.
Vabbè ma lui Obama onora le pantere nere mica i leoni!
Quando si dice che il razzismo si fa animale...
Vabbè, vabbè....ma andate ben aff... Che non vuol dire Ben Affleck!.





         

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