lunedì 17 marzo 2014

FELICITA' CON CODA DI CAVALLO


La tendenza dell’estate doveva essere quella della treccia che tante star dopo Nicole Kidman a Cannes avevano adottato posizionandola lateralmente anziché al centro.
Al centro l’aveva lanciata Jennifer Lawrence con la serie degli Hunger Games e tiro all’arco che comunque aveva attecchito fra le ragazzine portando la treccia agli antichi fasti di hair style degli anni cinquanta quando i parrucchieri, con Alexander in testa, si sbizzarrivano sul capo di principesse come Grace Kelly e Star come Liz Taylor o First Ladies come Evita Peron intrecciandole a chignon sopra in mezzo o dietro la nuca.
Molto notata è stata anche quella della Timoshenko in stile matriosca che non ha mai lasciata nemmeno durante la prigionia.
Insomma la treccia ha spopolato ma in questa estate, quando le tendenze diventano tormentoni, sta facendo capolino la coda di cavallo.
Non è un capello ma crine di cavallo penserà qualcuno. Invece no, è proprio il capello a coda di cavallo ad emular quel crine che ondeggia quando il cavallo va al trotto facendo della sua crine un vanto.



La parte posteriore in movimento rallenty con la coda che si muove in sincrono a battere il tempo come una lancetta d’orologio, tic tac...tic tac..., è quanto di più sexy possa apparire.
Infatti molte star l’hanno adottata facendo ricordare Madonna in Tour "a cavallo" anni 80-90 con i costumi di Jean Paul Gautier che avevano lanciato il bustier stile burlesque dove la lunga coda posticcia di Mandonna ondeggiava insieme a quelle mini incastrate a livello capezzoli.
La coda si era diffusa per poco perché le donne avevano optato per il lungo selvaggio o corto scolpito pensando alla coda di cavallo come un look ai tempi di Greese.




Invece ora sta tornando di moda sulla scia del successo alle olimpiadi di Londra dove Zara Philyps  ha vinto una medaglia con a seguire un grande film The Horse tutto incentrato ad esaltare le gesta di un cavallo diventato eroe di guerra. La famiglia reale d’inghilterra è più che mai in auge per cui detta tendenza in fatto di look, con la testimonial d’eccellenza Kate, e in fatto di sport d'equitazione per la passione che infiamma tutta la famiglia reale con Regina Elisabetta in testa.
In attesa di vederla anche sul grazioso capo di Kate, la coda di cavallo ha come testimonial d’eccellenza Kate Perry una delle cantanti più seguite dalle teen-agers di tutto il mondo che porta a capello liscio, mentre altre modelle o star la posizionano morbidamente anche a volume phonato. Insomma ce n’è per tutti i gusti.



Quella a capello liscio è comunque la più sexy in assoluto: l’abbiamo vista molte volte a Ilaria D’Amico quando faceva Exit il talk show su La 7 nel quale si muoveva tra gli ospiti facendo ondeggiar la coda di cavallo di un nero corvino che il capello fine e liscio rendeva setoso e sensuale come se la massa di capelli avesse annodato tutto il sex appeal della D’Amico ad accompagnar una falcata imperiosa ed autorevole. Chissà perché poi è emigrata, come la Simona Ventura tanto che per vederle bisogna andare a cercarle sulla miriade dei canali del digitale. Infatti le due conduttrici per farsi ricordare devono sblaterar a forza di spot pubblicitari: battendo il tacco Pittarosso per la Ventura e facendo flirt da gossip per la D’Amico. Insomma così va il mondo delle Star. Quelle che vanno dappertutto.
                   
           


 PRINCIPESSE SUL CAVALLO



 Alle  Olimpiadi 2012 di Londra  la massima attenzione era puntata sulla corsa dei cavalli.
Una tradizione che in Inghilterra è viva più che mai grazie anche alle sfilate delle signore che vi partecipano sfoggiando cappellini fantasiosi al limite del ridicolo ai quali gli Inglesi anche di nobili casali non si sottraggono.
Ma il cappellino andato per la maggiore in questa Olimpiade era quello del fantino portato sulla graziosa testa della principessa reale Zara  Philyps che se lo contende a Charlotte Casiraghi compionessa di equitazione di Montecarlo.



Le quali scendendo in campo in ippodromo si fanno concorrenza nel superare ostacoli: quelli che la loro vita dorata non ha messo lungo il percorso.
Insomma Montecarlo vs. Londra vanno  in scena a gareggiare sportivamente perché non si sono mai create alleanze familiari.
Charlotte è figlia di Caroline che mamma Grace avrebbe tanto voluto andasse sposa al principe Carlo d'Inghilterra il quale invece scelse Lady Diana.
Caroline infatti stava a Casiraghi come Gianina Facio sta ora a Ridley Scott passando da Junot, un play boy che se lo son diviso, sia Caroline che Gianina, a tempo perso.
Lady D. invece stava a Carlo passando in  rassegna vari campioni di fauna umana per consolarsi della presenza ingombrante di Camilla. La quale aveva l’unico torto di amare Charles. La storia le darà ragione? Ai posteri l’ardua sentenza.


Zara Philyps invece è la figlia ribelle  della principessa Anna (figlia della regina Elisabetta) e Mark, sposata a un campione sportivo con il quale ha condotto una vita al galoppo perché da sempre amante dei cavalli ma anche e soprattutto per sottrarsi agli impegni di beneficenza.

Cavallerizza provetta, domina il campionato mondiale di questo sport avendo vinto il titolo mondiale ad Aache ed è stata votata dalla BBC come personaggio sportivo dell’anno 2006, stesso riconoscimento che vinse sua madre Anna ma nel 1971.
Zara è stata nominata Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) nel 2007 per i suoi traguardi raggiunti nell’equitazione. E' molto appassionata della caccia alla volpe.

La passione equina è condivisa da Charlotte che ha coltivato fin da piccola per non dover assumere la Presidenza del Balletto di Montecarlo, fondato da Grace per alimentare il sogno di vedere Caroline brillare come étoile.
I sogni di mamma Grace, principessa di Monaco, non si sono avverati ma quelli di Grace Kelly americana sportiva e competitiva, ebbene quelli sì sono stati perfettamente assimilati da Charlotte, principessa moderna e molto presente sulla scena senza essere presenzialista.

Una dote che l’accomuna a Zara Philyps anche lei molto lanciata nella vita reale per affermarsi come protagonista al di là dei privilegi della corona.



Due principesse che, sportivamente invece di sognare su un pisello hanno preferito cavalcare un cavallo di razza per raggiungere il traguardo e vincere.
Perché nella vita non è tanto importante partecipare quanto vincere.
Se principesse si nasce, campionesse si diventa con un lungo e faticoso allenamento così come tutti i comuni mortali, che le due nobili ragazze non hanno esitato ad affrontare accettando la sfida per affermarsi al di là dei loro privilegi di casato e degli eventi mondani per raccolta fondi, determinate a conquistare un podio piuttosto che il cuore dei sudditi. I quali ormai sono un filo smaliziati verso le opere benefiche troppo pubblicizzate ma senza perdere la speranza che sulla scena arrivi la nuova Lady D.
La favola al galoppo è comunque quella più reale per continuare a farci sognare.
Vinca dunque la migliore ma Charlotte resta sempre la più charmant, diciamolo.
 Con o senza il cavallo.






                     





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