martedì 4 marzo 2014

I BERLUSCONETTE



                                                   Politica e Televisioni è sempre un binomio vincente.
Il trend lo ha lanciato Silvio Berlusconi quando è sceso in campo per la prima volta per dire agli Italiani Adesso ve lo faccio vedere Io.
Visto e piaciuto gli italiani l’hanno poi messo in disparte, detto volgarmente a’retro perché volevano un cambiamento.
Infatti sono stati rivoltati come un guanto da una politica corrotta che aveva ramificato in tutti i settori, da quello della Tv fino alle feste paesane ex dell’Unità trasformate in quelle del PD nelle quali a tutt’oggi si introducono i politicanti per raccogliere voti di pensionati e anziani che vogliono solo andare in pista per ballare il liscio.
Ma il vero potere viene dalla TV. Berlusconi infatti scendendo in campo mica lo ha fatto mettendo una mano avanti e una a’retro per parare i colpi del destino che si stava accanendo su di lui per travolgerlo come aveva fatto con Craxi, bensì mettendo nel piatto dell’azienda Italia una grossa partita di reti Tv a fargli da supporto per distribuire fiches a destra e a manca,vuoi alle Camere, vuoi fra le regioni, o vuoi fra le reti locali.
Una ramificazione da tela del ragno dove lui imperava da comico-sovrano nei comizi in cui non mancava mai di fare una battuta nel contempo sussurrando nel privato alla mosca di turno “Vieni nel mio boudoire”, creando così un milione di posti di lavoro.
Perché Silvio c’èra con il miracolo italiano. E le miracolate pure. Berlusconi entra così nel mito che da Forza Italia   arrivava fino al Polo delle Libertà al grido del Bunga Bunga!
Ma la formula vincente è sempre stato il binomio Politica e TV ed infatti è stata messa in pratica da esponenti di sinistra che sono usciti come tipico prodotto Tv  partendo da dove Berlusconi non era mai riuscito e cioè con pacchetto RAI Mediaset e LA 7 tutti insieme.
Il primo è Matteo Renzi. Scoperto dal Talk Show di Alessio Vinci (a Matrix quel che è di Matrix), fagocitato prima da LA 7 e poi da Porta a Porta è riuscito a mettere un piede di sinistra nel centro-destra di Berlusconi vincendo prima le primarie e poi la poltrona da Presidente del Consiglio per governare l’Italia. Come a dire con una scarpa e una ciabatta? Tutto è da dimostrare. La città di Firenze può testimoniare.
Un conto è mettere nel piatto un curriculum aziendale di tutto rispetto come aveva fatto Berlusconi, un altro è presenziare nei Talk Show facendo il sirenetto.
Così è per Giorgio Gori che da dirigente Tv Mediaset e poi importatore di format distribuiti in Mediaset e RAI  targate Magnolia ed Endemol ha lasciato tutto (conti in rosso compresi) per entrare in campo attivando la moglie nel giornalismo TV di volontariato.
Così puntando a Sindaco della sua città di Bergamo penserà di calcare le orme del suo predecessore Matteo Renzi che a sua volta aveva calcato il solco tracciato da Berlusconi? In questo caso si formerebbe una nuova categoria di politici: i Berlusconette.
E’ questo il cambiamento che serve all’Italia? Assolutamente no. Carini fin che si vuole ma i Berlusconette no. Non fa partito figo.


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