martedì 18 marzo 2014

STUDIARE DA CHECCO


Intravisto con un flash il prof. grassone alla Cattolica mentre presentava Checcho Zalone come campione di belle speranze settore comicità per dare lezione ai giovani che si affacciano alla vita con un Io Speriamo che me La Cavo. 
Di Checco Zalone ho trovato appunti scritti in occasione dell'uscita nelle sale del film Che Bella Giornata.
Anche se in sala era tutto esaurito io non credo assolutamente che questo film abbia superato Avatar negli incassi. 




Questi numeri non sono attendibili e non so proprrio chi li dia.
Il film comunque è carino perchè l'idea è originale come co-produzione terronica-musulmana anche se poi tra il pubblico c'erano solo italiani. Checco Zalone è un vero mattatore molto bravo e convincente.Geniale direi perchè la sua è una comicità nuova molto personale non assomigliando a nessun'altra.
L'Italia del sud ne esce molto bene, pur con tutti i difetti dei terroni come le esagerazioni dei festeggiamenti e delle parentopoli con le mani in pasta. Insomma uno spaccato molto realistico che comunque suscita simpatia. Ma si ride in maniera contenuta. Perchè non c'è volgarità? Quello sarebbe il meno perchè il filo conduttore terrorismo in sottofondo non strappa certo applausi.
I musulmani non ne escono bene perchè vanno fino in fondo al loro piano nonostante l'accoglienza calda e generosa dei familiari di Checco, terroni. Coglioni è il caso di dirlo ma in senso buono perchè effettivamente la loro è una terra generosa e solare che si è prodigata ad accogliere gli immigrati con tanta solidarietà.
Fin troppo, da come si evince nel film perchè alla fine anche se la ragazza marocchina scambia la valigia con la bomba perchè non vuol far del male a Checco ingenuamente innamorato perso, non è assolta perchè l'ordigno scoppia ugualmente in un trullo un istante prima che entrassero due giovani per far l'amore.

Insomma il tema è pesante, ma Zalone lo tratta con leggerezza anche se fino ad un certo punto perchè i musulmani li sbeffeggia eccome presentandoli con lo stereotipo dei terroristi così come noi italiani in America, che veniamo visti sempre come mafiosi.
Una battuta? "Vieni Farah che ti faccio conoscere il nostro Bel Paese. Tu studi? Non serve un cazzo..." dice Checco alla musulmana per aprirla al mondo dei faccendieri di Io conosco il tale, un mio cugino sta nella finanza, un altro nei carabinieri, una mia amica è figlia della perpetua che conosce Monsignore...
Capirai, questo lo racconta ai musulmani che in queste cose la sanno più lunga di noi perchè nei loro paesi a regime dittaoriale la corruzione è pratica normale.
E poi un'altra cosa che ho notato è quella in cui la musulmana si meraviglia per la festa di battesimo giù al sud dove si sta a tavola per ore intere ballando e cantando uscendone con la frase: "Questi son pazzi".

Capirai proprio loro che per far la festa della circoncisione dei bambinetti non solo fanno festa ma inscenano perfino processioni col festaggiato in prima fila al quale poi a casa scattano fotografie al pisellino con intorno amici amichette e sorelline a fare festa.
Insomma la musulmana è rappresentata con la puzza sotto al naso come una sorta di principessa misteriosa dove l'ambiguità è vista con spirito tollerante perchè l'azione di vendetta messa in atto è paragonata alla resistenza per i torti subiti dalla sua famiglia da parte dei nostri soldati in missione di pace.
Battuta finale, Checco dice al padre:"Bravo papà che fai onore all'Italia perchè vai a combattere (come soldato in Iraq)".
"A combattere...?" dice il padre "...no, a uccidere"
Da morir dal ridere, questo film."
La curiosità consiste nel fatto che, dopo aver illuso la protagonista musulmana Nabila Akkahi di essere diventata una star della TV perchè invitata da un salotto all'altro dei pomeriggi da te e caffè delle signore conduttrici anche per presentare il secondo film Lezione di Cioccolato, è scomparsa dalla circolazione. 
Chi l'ha vista più? 
Evidentemente aveva studiato da Checco Zalone e le sue torte al cioccolato. 
Più che ridere fan cagare.




  

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