mercoledì 19 marzo 2014

JENNIFER CONNELLY NELL’ARCA DI NOAH



Jennifer Connelly torna a lavorare con due partner d’eccellenza per la seconda volta.
La sua prima volta è stato con il regista Darren Aronofsky che da attrice fin troppo sobria l’ha trasformata in una sorta di cattiva ragazza mettendola in luce con Requiem For a Dream. Il ruolo era quello di una ragazzina tossico-dipendente che si esibiva nei cabaret dei bassifondi di una città decadente, raccontando una generazione di ragazzi sbandati  come una sorta di Kristian F, noi dello zoo di Berlino.
La critica finalmente si accorgeva di lei e della sua intensità interpretativa sensibile e  molto drammatica tanto da essere scelta per affiancare il grande Russel Crowe fresco di successo del Gladiatore che si cimentava in un ruolo difficIle e piuttosto scomodo con il film A Beautiful Mind, storia vera di uno scienziato premio Nobel.
Il premio Oscar lo prendeva invece Jennifer Connelly come non protagonista e il film le ha portato tanta fortuna perché sul set ha conosciuto anche il suo attuale marito.





Con Russel Crowe è ancora in coppia con il film biblico Noah prossimamente nelle sale sempre con la regia di Darren Aronofsky che alla Connelly è rimasto molto legato  considerandola una sua creatura  scoperta e plasmata facendola maturare da attrice shapo a interprete di prim’ordine in grado di rappresentare la dolce metà di un personaggio biblico come Noah alias Russel Crowe per affrontare il diluvio universale caricando famiglia e ogni genere di animali nell’arca, alla cui ricerca si sono dannati archeologi di tutto il mondo con in testa Indiana Jones tampinato dai Nazisti.
Così dallo zoo di Berlino all’Arca del diluvio è passato più di un decennio. Russel Crowe ha perso capelli e messo su pancetta mentre per Jennifer il tempo sembra si sia fermato avendo ancora quell’espressione dolce e maternale di A Beautiful Mind giusta per placare ancora una volta le ire e le patunie di un  partner istrione  come è diventato Russel Crowe.

Il Diluvio Universale fa pare di quel pacchetto ambientalista che vuole dare un messaggio di futuro apocalittico del Pianeta Terra stante l’indifferenza o il maltrattamento alla quale viene sottoposta anche se nelle Sacre Scritture la parola di Dio non prevede un secondo Diluvio Universale perché tanto la malvagità serpeggerà sempre fra gli uomini che dovranno vedersela con il Giudizio Universale anticipato da una pioggia di fuoco.
C’è da riflettere ma intanto andremo a vedere il film perché Russel Crowe lo sta promuovendo ad ogni livello tanto da chiamare in causa anche il Papa per visionarlo e perorar la causa degli ambientalisti e non degli Ebrei contro i Mussuslmani.
Se fa i selfie con i ragazzi il Papa potrebbe anche acconsentire sfilando sul Red Carpet con le Star. Da questo Papa Francesco c’è da aspettarsi di tutto. Speriamo che non dica “Chi sono io per dire no a Russel Crowe?”
Qualcuno glielo dica che è il Papa l’Apostolo di Dio. Mica di Aronofsky e del suo interprete Crowe.








18 maggio 2016
Infatti il 19 marzo 2014 quando il 19 marzo 2014 Russel Crowe si è presentato in Vaticano il Papa non lo ha ricevuto.

  http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/14_marzo_19/russell-crowe-vaticano-il-millantato-incontro-col-papa-34a5c016-af65-11e3-acd2-e7e31f2a922d.shtml                    

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