
Lady Diana era giovane e bella, vezzeggiata e coccolata dai media che la soprannominavano la Rosa d’Inghilterra. Lei preferiva ovviamente il titolo di Regina , accontentandosi di quella di cuori, tutta dedita a opere di beneficenza, in attesa di diventare Regina Madre del principe William perché il sogno di salire al trono era sfumato con il divorzio del Principe Carlo. Elisabetta non amava Diana. E come poteva visto che non amava nemmeno sue figlio Charles da lui definita una madre fredda e lontana?

Ma l’ombra di Diana incombeva più che mai pretendendo la sua parte, quella che non aveva mai ricevuto in vita, ovvero l’inchino della Regina Elisabetta. La quale si prestava a malincuore bevendo il calice di questo suo calvario che la martoriava come una spina nel cuore…e una nel fianco.

Su questo punto la Thatcher aveva le idee chiare dissociandosi apertamente dal progetto dell’Unione Europea, e dalla Russia per fare comunella e stretta alleanza con Ronald Reagan il Presidente che in America aveva rilanciato l’economia.
E aveva fatto bene nonostante le critiche dei suoi detrattori e anche tanta impopolarità che pioveva sulla Thatcher. Che comunque recuperava alla grande facendo la guerra con una mossa vincente in difesa delle Isole Falkland. Ma la guerra della Lady di Ferro non finiva lì perché perpetrava nel suo progetto bellicoso dando battaglia ai sindacati, ai minatori per chiudere le miniere diventate inutili (arrivando ad ignorare la morte per fame di alcuni di loro che facevano opposizione), ai Pubblici servizi privatizzando con coraggio colossi come British Telecom, British Gas, British Arward, British Jaguar, le Rover e alcune Ferrovie tralasciando le Poste perché molto efficienti con utili consistenti, innalzando tassi di interesse di pari passo con l’aumento della disoccupazione e facendo dichiarazioni che suonavano come una bomba atomica per porre fine alla guerra del Golfo: “Se una guerra si comincia bisogna portarla a termine senza perdere tempo con la diplomazia. Mentre ora Saddam è ancora al suo posto!” puntando il dito contro l’Europa rimasta a guardare senza muovere un dito.

Purtroppo a Claire è andata male perché come tutti i sudditi si è dovuta inchinare alla Regina e al sistema Thatcher.
Margaret e la Regina si ignoravano apertamente facendosi dispetti plateali.

Quella là dava le dritte all’Inghilterra. Alla Regina no, perché Margaret Thatcher nel suo concetto di società non esisteva né Stato né Monarchia: “Ci sono individui, ci sono persone e le loro famiglie…” Questo per dire che tutti erano chiamati a dare un contributo facendo la propria parte. Famiglia Reale compresa ma inclusa dalla Thatcher fra le passività.
Un messaggio che pare abbia raccolto il principe William convolando a giuste nozze con una ragazza della piccola borghesia per rinverdire con lavoro e dinamismo la monarchia quando saliranno al trono, in attesa che Dio salvi, ancora per un po’, la vecchia Regina.
Nessun commento:
Posta un commento