sabato 9 febbraio 2013

GUERRA CLIMATICA E PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

GUERRA CLIMATICA E PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

La guerra climatica
C'è Poco da ridere
Perchè la scia che lasciano alcuni aerei non si dissolve nell'aria?
Perchè è composta da prodotti tossici che vengono trasportati per smaltire le
scorie chimiche al mercurio di alcune basi militari.
Queste nubi di condensa chimica possono essere pilotate per provocare
addensamenti nuvolosi (cielo a pecorelle, acqua a catinelle) facendo cadere la pioggia.
I primi esperimenti sono stati fatti dai cinesi ma lo hanno messo in pratica
in modo maldestro perchè hanno fatto nevicare.
Però sono arrivati a buon punto per scoprire che la manipolazione climatica
sia un'arma di grande potere.
Sì perchè è in grado di provocare la desertificazione di un Paese (privandolo
della pioggia) per farlo scomparire.
Pertanto, si presume che, ma questo l'avevo già detto parlando di Quantum San
Rubinetto in relazione alla privatizzazione dell'acqua, sia l'acqua l'elemento più prezioso del Pianeta ancora di più di quanto lo possa il Petrolio, (L'articolo riprodotto più volte e che sotto ripropongo)
 PERCHè L'ACQUA è SORGENTE DI VITA E ORA ANCHE DI MORTE.
                   
 QUANTUM SAN RUBINETTO

Come ogni anno ( fine giugno 2010) immancabile l’appuntamento con la festa multiculturale che si svolge al Parco Nevicati di Collecchio (Parma).
Una festa sempre molto colorata dove si riuniscono varie etnie per festeggiare oltre che con i piatti caratteristici, anche con tante iniziative. Una festa sempre molto riuscita perché fa il pieno di partecipanti i quali, se fino all’anno scorso erano in grande maggioranza di colore che si attivavano di persona con spettacoli inscenando piccoli quadretti ad illustrare la lotta per la sopravvivenza e per la brillante integrazione tramite racconti recitati da studenti universitari (specie del Camerun,con ragazzi che raccontavano le avventure sentimentali di un nero maggiordomo in una casa di ricchi francesi. Una sorta di Le Avventure di Moll Flanders alla Camerunese) quest’anno si è puntato principalmente sulla solidarietà. Da parte dei bianchi. I quali hanno preso la parola in favore delle popolazioni del terzo mondo con le loro realtà, mettendo in scena tematiche drammatiche, senza avvalersi dei suonatori di bongo in sottofondo, ma snocciolando situazioni e numeri nudi e crudi.
Come quelli sentiti in uno stand attraverso le parole di un giovane giornalista che ha portato la sua testimonianza su un  problema da lui stesso approfondito e toccato con mano: quello relativo alla scomparsa di 15mila clandestini affondati con i barconi provenienti dalla Libia, preoccupandosi della sorte dei 1500 che sono stati respinti dall’Italia, dopo essere stati accolti, e rispediti nelle prigioni di Gheddafi.
Che il giornalista ha dichiarato di aver visitato insieme ad un collega (tramite l’aiuto e la complicità di alcuni legali dissidenti del regime) dove i “prigionieri” vengono ammassati tutti insieme in 50 o 60 in piccole stanze senza finestre con i bambini e le donne che vengono regolarmente violentati.
Denuncia molto inquietante che meriterebbe una risposta.
Un altro stand ha catturato l’attenzione di molti spettatori perché l’argomento era di pubblica utilità: l’acqua come bene prezioso il cui accesso come diritto umano e sociale imprescindibile deve essere
garantito a tutti gli esseri umani. Perché questo avvenga bisogna sottrarre l’acqua alla logica dei mercati e ricollocarla nell’area dei beni comuni alla cui tavola devono potersi sedere tutti gli abitanti della Terra con pari diritti, comprese le generazioni future.
H2Oro è il titolo dello spettacolo che inneggia all’acqua del San Rubinetto, l’acqua che proviene dagli acquedotti le cui proprietà purificatrici sono più elevate rispetto a quelle delle minerali imbottigliate le quali, anche se nell’etichetta indicano elementi per garantire la salubrità, sono soggette deteriorarsi per il pericolo di esposizione al sole durante i lunghi viaggi dal luogo di erogazione a quello del consumo, dopo aver fatto migliaia di chilometri. L’acqua del rubinetto invece è la più sicura in assoluto anche se ci fanno credere l’opposto perché le multinazionali hanno interesse a venderla, sperando di appropriarsene totalmente per distribuirla a caro prezzo.
Il prezzo che dovranno pagare a costo della vita quelle popolazioni che non sono in grado di comprarla. Se negli anni passati le guerre si sono scatenate a causa del petrolio, nel prossimo futuro le battaglie si faranno sull’acqua da bere. La multinazionale più agguerrita è la Coca Cola la quale come obiettivo si è prefissata di “servire” cinquemiliardi e settecentomila persone con la propria acqua imbottigliata di cui sono stati elencati i marchi, quelli che purtroppo sono più pubblicizzati in Tv con spot martellanti.
Questa battaglia è stata anticipata nel film Quantum Of Solace della serie 007 con Daniel Craig, affiancato da Olga Kurylenko dove insieme si battono contro una banda internazionale che opera in America del Sud, dove le privatizzazioni sono arrivate a un livello insostenibile creando malcontento e insurrezioni fra la popolazione.
Un film coraggioso e anticipatore che quando era uscito, nonostante le tematiche attualissime e drammatiche, non aveva suscitato grandi consensi  da parte della critica che lo aveva messo a tacere con sufficienza. Chissà perché…

Nessun commento:

Posta un commento