domenica 24 febbraio 2013

LE FAVOLE REALI, da VICTORIA A HARRY



         LE FAVOLE REALI
Il 2011 è stato l’anno che ha consacrato Kate Middleton. In coppia con William ovviamente, ma è stata lei la donna dell’anno che ha affascinato tutti con il sorriso smagliante le mise bon ton e i cappellini in stile British.
Bellissima anche nella prova delle serate di gala o incontri ufficiali che ha superato sempre brillantemente. Tanta perfezione mette quasi a disagio se non fosse che ha mantenuto tutto sommato l’aria della brava ragazza della porta accanto anche se un filino troppo truccata. Una pratica molto diffusa tra le giovani di oggi dopo un periodo di bellezze acqua e sapone ad effetto shapo.
Non è il caso di Kate che ad ogni apparizione riesce a catalizzare l’attenzione dei fotografi come ai tempi d’oro della Principessa Diana la cui ombra forse incombe sulla coppia regale. Ombre che si dissolveranno sicuramente dopo l’erede che accentrerà su di sé ogni attenzione. Speriamo che sia femmina per la gioia dei media e dei fotografi che così potranno sbizzarrirsi quando crescerà fra qualche anno, ma anche subito.
A Kate va riconosciuto di aver rinverdito la Corte della Regina Elisabetta calata nella polvere dopo la scomparsa di Lady D.
La Casa Reale Inglese sta attraversando un periodo di grande popolarità intorno alla quale sono fiorite numerose opere cinematografiche per raccontare la favola degli inavvicinabili aristocratici tradotta in liaison dall’epoca Vittoriana ai giorni nostri.
Tralasciando il periodo d’oro di Elisabetta I e la scissione della Chiesa Anglicana da parte di Enrico VIII sul quale sono state scritte opere tradotte in tragedie, Shakespeariane in primis, l’epoca Vittoriana è quella che sta andando forte.
A dare il via è stato il film Young Victoria
con Emily Blunt per raccontare la storia d’amore di Victoria e Albert con molte escursioni fra le lenzuola della camera da letto. Che i reali frequentano spesso e volentieri, giustamente non avendo molto da fare. Così la storia di 60 anni di regno si trasforma in grande storia
d’amore e di fedeltà senza sbandamenti alcuni per stallieri, valletti, servette, e guardie del corpo come succede ai giorni nostri. E anche ai tempi di Victoria ma solo fra gli aristocratici della sua Corte.
Infatti il serial televisivo Downton Abbey, girato nel contesto storico della fine dell’epoca Vittoriana
(primi novecento) in onda in questo periodo su Rete 4 sta avendo molto successo proprio perché racconta le tresche che si intrecciano fra aristocratici e servitù a volte fedele ma molto spesso furbescamente ricattatoria avendo libero accesso ai segreti dei nobili sempre molto paurosi dello scandalo in agguato.
L’epoca Vittoriana fa da sfondo anche ad altri film in voga attualmente come Sherlock Holmes, o il pruriginoso Histeria con Maggie Gyllenhaal, incentrato sulla scoperta del vibratore come oggetto curativo.
In effetti fino a pochi decenni fa, prima che si diffondessero i porno shop il vibratore era venduto in farmacia perché faceva bene a stimolare la circolazione interna.
In questo periodo ma in contesto francese, è riuscito molto interessante il film A Dangeroux Method con Keira Knightley sottoposta a pratiche sado maso per curare l’isteria seguendo la scuola di pensiero di Freud prima e Young dopo. Da qui l’aggancio con Young Victoria a chiudere il cerchio dell’epoca Vittoriana per aprire quello ante seconda guerra mondiale ad abbracciare la storia di Edoardo VIII che rinuncia al trono per amore di Wally Simpson (diretto  da Madonna). Anche questa tradotta in grande storia d’amore sublime quando la banalità del nostro quotidiano classificherebbe invece come asservimento sessuale per pratiche raffinate e trasgressive della quale la Simpson pare fosse maestra avendo studiato in un bordello di Honk Kong.
Ma questo non si dice preferendo puntare sulla passione travolgente di un aristocratico per una donna qualunque ad aprire quel processo di democrazia che si diffonderà fra le lenzuola di Buckingham Palace mescolando principesse a fotografi, giocatori di polo, campioni sportivi e guardie del corpo.
Il film è stato flop, annunciato, perché Madonna bravissima trasformista ha fatto un assemblaggio fra docu e scene girate in copia conforme con la precisione metodica che caratterizza ogni sua perforance in video clip. Ma il film dura più di un’ora e sicuramente Madonna non sa cosa darebbe per riscuotere consensi a ripagarla dei flop di tutti i suoi film precedenti. Chissà perché mai insiste, forse per far dispetto all’ex marito Guy Ritchie colpevolizzandolo della magra figura che ha fatto con il remake Nell’Azzurro mare di Agosto nel quale non è riuscita a surclassare  tanto meno ad emulare la bravissima Mariangela Melato.
Il risultato non era nemmeno paragonabile minimante al Discorso del Re premio Oscar con Colin Firth ed Elena Bonan Carter. Anche questa una bellissima favola d’amore fra Reali Inglesi,
gli unici rimasti al mondo a tradurre la vita come una bellissima storia d’amore. Avendo poco da fare, il tempo giustamente lo trascorrono a…scopare scopare scopare... Per farci sgolosare e sognare.  

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