Dopo la torre cotonata alla Amy Winhouse le star hanno adottato lo chignon sulla nuca, in perfetto stile 800 come dicevamo sopra.
La prima ad adottarlo è stata Kate Middleton per mettere in risalto il perfetto ovale del suo viso come una sorta di cammeo.
A seguire la sfilata sul red carpet di tutte le star, prime fra tutte Jennifer Lawrence che ha stupito per la rinnovata immagine di donna seducente e sensuale.
La Lawrence è considerata la ragazzina più talentuosa del cinema internazionale dove si è messa in luce in ruoli asciutti e fin troppo tosti per la sua età a cominciare da The Burning Play, Un rigido Inverno e Hunger Gamer dove ha saputo coniugare dinamismo coraggio e maturità precoce.
Ma è solo una ragazzina.

http://www.youtube.com/watch?v=Lj5_FhLaaQQ
Insomma una recitazione di pancia secondo la scuola di pensiero delle grandi attrici di teatro. In Pallottole su Bordway c’è una citazione in questo senso recitata dall’attrice Judy Davis una delle preferite di Woody Allen che ha scelto come moglie nell’ultimoTo Rome With Love.

Ma è solo una ragazzina!Infatti, l’abbiamo vista un paio di mesi fa al David Letterman il quale le chiedeva le sue impressioni su Gamer e se avrebbe fatto un sequiel.
Lei rideva a crepapelle agitandosi sulla poltrona rispondendo come una svaporata che non ci pensava nemmeno perché durante la lavorazione aveva sofferto molto perché faceva troppo caldo! La voce era quella di una ragazzina senza pensieri squillante e di testa, intervallata da tanti gridolini, facendo pensare che con la voce gutturale sia stata doppiata per aiutarla a crescere prima del tempo e andar così ad infoltir le fila dei bambini mostri che ha sfornato lo star system. Speriamo che non perda l’aereo e continui a volare!
La curiosità è che di Hunger Gamer ci sono in uscita altri tre film in sequiel: uno nel 2013 e altri due nel 2014 sempre con Jennifer protagonista. E pensare che al Letterman aveva assicurato di no. Da morir dal ridere: più che vamp, una svampitella. Very very.
ANTEPRIMA APOCALISSE


Un mondo arido e senza speranza nella quale si trova appunto a dover lottare la piccola Ree Dolly in Un Rigido Inverno nel quale riesce a sopravvivere riuscendo a vincere l’ambiente con una natura fredda e ostile fra abitanti trafficandti e banditi ricompenendo il nucleo familiare portandosi a casa il padre ex detenuto e considerato relitto della società.

Quel futuro che proprio il Giappone in questi giorni si presenta in anteprima con le spettacolo della natura che si è ribellata sprigionando perfino l’energia occulta del nucleare a rischio catastrofe universale.
Un altro Bing Bang? Le vie del Signore sono infinite. Le vie della Soria invece sono scritte o custodite dentro a cineteche fra i vecchi film della nouvelle vague, quel magico movimento che ha aperto il cammino dopo la seconda guerra mondiale.
Il film è Hiroshima Mon Amour, diretto da Alain Resnais su sceneggiatura di Margherite Duras, (l’autrice de l’Amante dove sviscera un rapporto tra una ragazzina occidentale e un giovane cinese) la quale narra le vicissitudini amorose di una coppia mista con alle spalle storie dolorose di morti violente: lei, francese e amante di un soldato tedesco che viene ucciso da una cecchino sotto i suoi occhi, mentre lui, giapponese, è un sopravissuto alla bomba atomica su Hiroshima.
Il loro è un amore troppo sofferto perché i fantasmi sono sempre intorno impegnati in una danza macabra che non dà loro tregua.
Infatti non trovano la pace nemmeno con la forza del loro amore che si crogiola in questi ricordi raddoppiando così il loro peso.
Alla fine la protagonista comprende che il cammino per ritrovare la pace dovrà percorrerlo da sola.

E allora…Ecce Donna: Jennifer Lawrence ragazzina
cresciuta troppo in fretta che riporta a casa suo padre, “un relitto umano” sul quale appoggiarsi ritrovando l’amore negatole nell’infanzia, perché è nell’unione della famiglia e dei suoi cari che Ree Dolly potrà esprimere la sua forza positiva di donna completa pur avendo lottato come un uomo ed essersi essersi salvata dallo sprofondare nell’abissale catastrofe ambientale fra i picchi delle montagne imbiancate.
La speranza di un futuro di pace parte dal nucleo familiare.
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