martedì 26 febbraio 2013

PROGETTI UE SUI PAESI DELLA RIVOLUZIONE




 La Terrazza proibita di Fatema Mernizzi ideologa marocchina  racconta l’harem dove si radunano le donne per parlare liberamente pur restando sottomesse a delle rigide regole imposte dagli uomini, tra le principali quella di non varcare i confini delle mura domestiche.  La sposa Siriana dal Libano è un  film  che guarda ai conflitti arabo-israeliani attraverso la storia di una famiglia divisa dai confini nazionali, ed osserva come le loro vite sono colpite dalla difficile realtà politica della regione. Nagib Mahfuz è uno scrittore egiziano Premio Nobel per la Letteratura "Sono figlio di due civiltà: quella dei faraoni e quella islamica", ha detto di se stesso. La sua narrativa attinge alla fonte della tradizione orale egiziana e del Maghreb, ma anche del vasto mondo a nord del Sahara, dall'Oceano Atlantico all'Eufrate emergendo con chiarezza in temi contemporanei con le difficoltà del post-colonialismo, la corruzione la droga i pregiudizi sociali e l’integralismo religioso. La Gatta Di Maggio è invece una raccolta di racconti Algerini per un’educazione ai diritti umani.
Questa è una rosa di  intellettuali impegnati fra letteratura e cinema che sono stati invitati nelle scuole del sud per degli scambi culturali .
Per Mahfuz, premio Nobel, morto da alcuni anni, è arrivato il suo portavoce  che ha affascinato gli alunni con racconti illuminanti sulle realtà dei paesi arabi.
In termini pratici c’è da segnalare che in Tunisia si sta portando avanti un progetto, da parte della UE, la quale ha creato un fondo per finanziare l’opera di giovani professionisti di tutto il mondo impegnati a promuovere sul territorio attività di vari settori, dalla finanza all’edilizia dall’industria al commercio passando per la creatività femminile in tutti i settori come il ricamo dei tappeti, la sartoria,  la scrittura e la musica.
Tutto questo per  dire che l’opera laica, come una grande orchestra, cerca di emergere al di là della religione che a sua volta cerca di prevalere in tutto il contesto rivoluzionario in atto nei Paesi Arabi.
Il cammino è lungo e siamo solo agli inizi di una nuova era perchè la speranza è l’ultima a morire.  E i giovani di belle speranze sono tutti venuti alla luce proprio lì fra i fiori di Gelsomino e la Piazza Tahir dove non sono ancora spenti gli echi di una rivoluzione con spargimento si sangue.
Perché per alimentare la speranza ci vuole una rivoluzione drastica e diretta capace di spazzar vecchi regimi e liturgie ataviche per rinascere in piena libertà di culto e di cultura di ogni forma d’arte e di manualità operando diligentemente e con onestà senza inseguir chimere o voli pindarici che non siano quelli sulle note di una musica nuova, leggera ma piena di passione.
Altrimenti si resta ancorati a vecchie tradizioni che comunque vadano, saran successo.
Come a S.Remo dove Littizzetto e Fabio Fazio se la son cantata e suonata come una sorta di Vieni avanti Pretino e Vieni avanti Cretina.
Poteva bastare. Invece se ne son tornati tronfi e gonfi di sé  a casa loro,  Rai Tre!,  a parlar di Educazione Siberiana mixata a clisteri al caffè in un sulcesso infinito.
E noi da casa nostra che paghiamo! Ma la RAI non è di tutti? Il dubbio continua a serpeggiare: che noia che barba, ma vattenne Pretino.
 In Siberia magari perché in Siria i pretini che predicano bene e razzolano male li stan cacciando via.  Assad Assad…assad-affansulcesso.  Così si spera. E la speranza è sempre l’ultima a morire.

Nessun commento:

Posta un commento