Gli anni cinquanta sono il tema della fiction di Rai Uno con protagonisti Martina Stella e Luca Argentero,

Argentero ha il ruolo del boxeur Tiberio Mitri che in America aveva sfidato Jack La Motta (Il Toro Scatenato interpretato da Robert De Niro) perdendo clamorosamente perché distratto dalla gelosia per la moglie, la miss Italia Fulvia Franco impersonata da Martina Stella,

Nel cinema invece la categoria ha perso l’antico splendore degli anni Cinquanta. Nella Commedia all’Italiana le miss sono sempre relegate a piccole comparsate a livello decorativo (nemmeno da cinepattone) per dare spazio a protagoniste intellettuali o di carattere.
Che in America chiamano caratteriste contribuendo a fars sì che anche il cinema italiano sia rimasto fermo alla memoria degli antichi fasti degli anni anni 50/60.
DONNE E BOXEURS BIS

Non ne avete avuto abbastanza? Volete il sangue? E allora che sangue sia, fino all’ultima goccia. La folla è inferocita alla vista del sangue ”A morte…a morte…”
Gladiatori…boxeurs…Ecco i nuovi combattenti, quelli che fanno accendere le masse, caricandole per inveire contro aiutandole a sfogarsi per poi sfinirsi finendo in ginocchio davanti al nuovo Dio del gioco al massacro di tutta quella carne da macello.
Reale massacro perché il sangue che scorre sul ring è vero. Sangue da campioni qualche volta avvelenato da fattori ambientali di business escludendo tassativamente quelli delle trine e merletti.
Sul ring non si balla il minuetto ma una danza macabra in un gioco a scacchi con la morte. Lo sfondo infatti è da Settimo Sigillo in un ambiente desolato e spoglio nel quale emerge il campione per il suo riscatto e la rinascita per un mondo nuovo dove l’amore sia la bellezza e la guerra solo un video game.
Io ti spiezzo in due: no, questa è l’America signori dove un combattente coraggioso e impavido che non ha paura non sarà mai piegato da un combattimento.
Dalla bellezza forse sì perché la bellezza è un inferno dentro alla quale ci sono cascati in tanti campioni della boxe rovinando quel traguardo di trionfi dopo un percorso di lacrime ringhiose e sangue.
Sì perché un campione per essere tale deve restare puro e casto sia per rendere al massimo che per continuare a far sognare: niente sesso, droga e alcol e soprattutto niente donnine facili, ma solo famiglia e buoni sentimenti. Le nuove donne dei boxeur sono infatti viste sotto questa voce: Adriaaaaanaaaaa…!

Ad entrare nei panni della fidanzatina e spalla giusta è l’attrice Amy Adams in una curiosa e accattivante metamorfosi perché, dopo tante pellicole rosa da favola (Come d’Incanto) e sul filo della santità (il Dubbio), dopo aver rubato ricette (Julia e Julie) e scarrozzato in lungo e in largo per l’Irlanda fra pubs e prati verdi pieni di erica, si è trasformata in una ragazzotta americana, uscita dal college ma rovinata dai festini, grintosa e combattente. Pronta a dar sostegno, a viso duro ma molto sexy, al suo fidanzato mettendosi in prima fila per vederlo combattere. E vincere. Perché questa è l’America, signori. L’importante non è partecipare, ma vincere. Per un futuro di libertà e democrazia occorre saper vincere. Bella risposta Da Million Dollar Baby.
Nessun commento:
Posta un commento